lunedì 17 ottobre 2011

LA DONNA IDEALE, Giovannino Guareschi, prima parte.



La Pasionaria interruppe la lettura e levò il capo dal giornale: - Cosa sarebbe questa “ donna ideale” – mi domandò. – C’è scritto lì – risposi – E’ un concorso – Questo lo so – replicò la Pasionaria. – Me domando cosa significa “ donna ideale”. – Cercai di cavarmela:
-          L a donna ideale è quella che possiede tutte le doti che occorrono a una ragazza per diventare la moglie ideale, indi la madre di famiglia ideale.
-          Indi la vedova ideale – ridacchiò Margherita continuando peraltro a interessarsi del fumo della sua sigaretta.
Non la presi in alcuna considerazione : tanto più che la Pasionaria era del tutto insoddisfatta della mia risposta.
-          Per esempio – insistette – cos’è che deve avere questa donna ideale?

Bisognava che uscissi dal generico perché la Pasionaria è tenace e, come si suol dire, “non molla l’osso” anche se l’osso è coperto di carne e baffi.
-          La donna ideale – spiegai – deve possedere, oltre a un minimun di prestanza fisica, anche quel minimun di prestanza spirituale e morale che le permetta di essere compagna piacevole, madre affettuosa e intelligente, amministratrice oculata e via discorrendo.
La Pasionaria scosse il capo:
-          Via discorrendo va bene quando si continua a discorrere. Ma se uno dice “ via discorrendo”e poi non parla più, allora significa che i figli devono andarsi a far spiegare le cose dagli estranei.
Decisi di essere esauriente : l’intervento di estranei nel’educazione dei miei figli  è sempre risultato, per me, intollerabile.
-          La donna ideale – incominciai – deve essere anzitutto sana, robusta e di aspetto piacevole. Quindi deve avere un portamento dignitoso e deve essere di sobria ma sicura eleganza nel vestire.
-          Esistono donne così? – domandò la Pasionaria con ostentato tono di incredulo stupore.
-          Esistono sì – le assicurai mentre Margherita continuava a fumare come se le nostre parole non la interessassero.
-          La donna ideale deve essere autosufficiente, e ciò – continuai – non significa che essa debba limitarsi a riparare un rubinetto o sostituire una lampadina elettrica. Essa deve saper guidare un’automobile, deve saper cucinare, lavare, stirare, cucire, ricamare, tagliare, rammendare, smacchiare, rappezzare, inamidare, lucidare a cera, spolverare, verniciare, tinteggiare pareti. Inoltre deve possedere un mestiere o una professione che costituiranno l’estrema riserva in caso di rovesci finanziari o di sopravvenuta inabilità del marito.
La Pasionaria era molto impressionata.
-          Me non credevo che la donna ideale doveva sapere tante cose! – esclamò.
-          - Da questo si comprende – dissi – che la donna ideale non può identificarsi con la svagata donna di casa che vive ignara del mondo circostante o ha degli avvenimenti che in esso succedono una idea del tutto approssimativa. La donna ideale deve tenersi al corrente degli avvenimenti nazionali ed esteri e, grazie a una cultura modesta ma solida, essere in grado di far il punto della situazione.

2 commenti:

max ha detto...

La donna Ideale??? Quella che sia consapevolmente padrona delle proprie scelte....

zia Delina. ha detto...

Hai ragione...anche perchè credo che ormai le occasioni in cui poter operare una scelta consapevole siano davvero poche...si vive in un flusso...per comodità,ignavia,fragilità,necessità...