giovedì 17 maggio 2012

La mamma delle Fate dei Fiori: CICELY MARY BARKER.

Cicely Mary Barker nacque a West Croydon, nel Surrey, il 28 giugno 1895.
Per tutta la vita ebbe problemi fisici e da bambina soffrì di epilessia.
A prescindere dagli attacchi della malattia, l'infanzia di Cicely fu felice e tranquilla. I Barker erano profondamente religiosi e la stessa Cicely fu una devota cristiana, che espresse nell'arte le sue convinzioni spirituali. Fu il padre di Cicely, a sua volta artista esperto, a incoraggiare il suo talento artistico, iscrivendola alla Croydon Art Society quando aveva tredici anni e offrendole un corso d'arte per corrispondenza, che la giovane seguì fino al 1919.

A soli sedici anni Cecily vide pubblicata la sua prima opera, una collezione di cartoline: in quel momento dedicò la sua carriera alla pittura.
Fu fortemente influenzata dai Preraffaelliti e, come loro, cominciò a credere nella "verità della natura".
Per creare i libri delle Fte dei Fiori dipingeva dal vero quando poteva, a volte facendosi addirittura aiutare dal personale di Kew Gardens per trovare e identificare gli esemplari delle piante.
Anche per ritrarre le fate si ispirò alla realtà:
i modelli erano i bambini che frequentavano la scuola materna della sorella.


Cicely creò i costumi delle fate dei fiori da far indossare ai piccoli e costruì ali in miniatura con ramoscelli e garze.
Terminati i disegni, componeva le poesie.
Il primo libro delle Fate dei Fiori, Le Fate dei Fiori di Primavera, fu pubblicato nel 1923 e fu ben accolto da un pubblico affaticato dalla guerra, affascinato e conquistato dallo sguardo innocente di Cecily.
Questa combinazione unica di precisione e fantasia ha dato ai libri delle Fate dei Fiori una popolarità che dura sino a oggi.






CANZONE DELLA FATA NON TI SCORDAR DI ME

Così piccoli e blu, sparsi nei prati,
innalzano i miei fiori
i volti delicati.

Le mie sorelle grandi, là ai ruscelli,
o chiuse nei giardini,
fanno sorrisi belli.

Nei giardini, per me, spazio non c'è:
ma anche se son piccolo,
non ti scordar di me!