martedì 31 maggio 2011

ALFABETO SUL BON TON DA SPIAGGIA, a cura di Alberta Marzotto.

GIOIELLI

L'ESIBIZIONISMO, IN TEMA DI PREZIOSI, FA IRRIMEDIABILMENTE NUOVO RICCO,
D'ESTATE COME D'INVERNO.
SENZA DIRE CHE I GIOIELLI ESAGERATI, CON IL COSTUME DA BAGNO,
SONO IN GENERE APPANNAGGIO DELLE PELLICOLE HARD CALIFORNIANE
E DEL LORO BESTIARIO VARIEGATO DI FIGURE KITSCH-CAFONE.
AMMESSI CORALLI, TURCHESI E SIMILI: LA SERA, CON PARSIMONIA, ONDE EVITARE
DI RINVENDIRE MEMORIE DI BAGORDI ANNI '80 AD HAMMAMET.
IN OGNI CASO AL MARE, CON I GIOIELLI, LESS IS MORE.


lunedì 30 maggio 2011

ALFABETO SUL BON TON DA SPIAGGIA di Alberta Marzotto

FLIP-FLOP

CIONDOLANTI E GOMMOSE, ECCO LA COLONNA SONORA DELLE NOSTRE ESTATI,
DA MATTINA A SERA, VISTO CHE CI SI OSTINA A PORTARLE CON OGNI SORTA DI ABBIGLIAMENTO.
SONO LE INFRADITO: COLORATE E, A VOLTE, PUZZOLENTI.
SARANNO PRATICHE, MA IO PREFERISCO I SANDALI, DI CORDA O DI CUOIO, O LE ESPADRILLAS...AL LIMITE SCALZI
COME LA BARDOT.

sabato 28 maggio 2011

XVII LETTERA A FANNY BRAWNE

Mia diletta Fanny,
 ieri sera ho letto il tuo biglietto quand'ero a letto, per questo forse ho dormito molto meglio. Credo che il signor Brown abbia ragione nel pensare che forse ti fermi troppo a lungo da me, nervoso come sono. Mandami ogni sera la buona notte per iscritto. Se venissi per qualche minuto verso le sei, sarebbe forse l'ora migliore. Se mai mi immaginassi troppo depresso ti avverto che è dovuto alla medicina che sto prendendo in questi giorni e che mi scuote i nervi. Imputerò ogni mia prostrazione a tale causa. Ho scritto tutta la settimana con una misera, vecchia penna- cosa ben poco galante. La colpa è del pennino: l'ho riparato, ma è ancora troppo piegato e fa delle <esse> illeggibili. Però queste ultime righe sono scritte con una grafia molto migliore, benchè siano un po' guastate dalla macchia di marmellata di ribes, che ha lasciato un piccolo segno sopra una pagina del "Ben Jonson di Brown", il libro più bello che egli possegga. L'ho leccato, ma è rimasto un segno purpureo. Non sapevo se dire purpureo o blu, e così nella mescolanza dei due pensieri ho scritto "purplue" che potrebbe essere un ottimo nome per un colore risultante dalla mescolanza di questi due e sarebbe adatto per dare inizio alla prossima primavera. Stai attenta alle porte e alle finestre aperte e non uscire senza il tuo mantello grigio. Dio ti benedica Amore
J.Keats

P.S.Sono nella stanza sul retro. Ricordami a tua Madre.


venerdì 27 maggio 2011

ALFABETO SUL BON TON DA SPIAGGIA, a cura di Alberta Marzotto.

ESCURSIONI

CAPITA, QUANDO SI E' IN VACANZA, SOPRATTUTTO IN BARCA, DI COMPIERE VELOCI ESCURSIONI IN TERRAFERMA, ANCHE SOLO PER FARE LA SPESA O COMPRARE IL GIORNALE. PURTROPPO, SOLO IN POCHI RICORDANO CHE, MARITTIMO E ASSOLATO, ANCHE IL PIU' PICCOLO BORGO RICHIEDE UN ABBIGLIAMENTO APPROPRIATO, NON NUDITA' PROFUSE. PERFETTI CAMICIA, BERMUDA E SANDALI PER I SIGNORI; CAFTANO, SHORTS E BALLERINE PER LE SIGNORE.
IL COSTUME SOLO, MAI.


giovedì 26 maggio 2011

ALFABETO SUL BON TON DA SPIAGGIA di Alberta Marzotto

DERRIERE

L'ESTATE, COMPLICI TANGA MICROSCOPICI E BIKINI INESISTENTI,
SI TRASFORMA SPESSO NEL FESTIVAL DELLE CHIAPPE,
ESIBITE CON NONCHALANCE, TURGIDE O FLACCIDE POCO IMPORTA.
BASTEREBBE UNO SPECCHIO NON INGANNATORE A DEBELLARE LA PIAGA, MA TANT'E', SERVE A POCO.
MEGLIO FORSE PUNTARE SULL'ADAGIO DI UN TEMPO:
A RIVELARE TUTTO E SUBITO CHE GUSTO C'E'?
MOSTRARE LE PROPRIE GRAZIE E' AFFARE PRIVATO, NON PUBBLICO, 
CHECCHE' LA TV CI FACCIA CREDERE.

mercoledì 25 maggio 2011

ALFABETO SUL BON TON DA SPIAGGIA, a cura di Alberta Marzotto.

COPRIRSI

La stolta regola non scritta vuole che il rimedio al caldo che impazza sia scoprirsi.
La realtà è invece che gli abiti proteggono da ustioni, insetti e fastidi vari assai più e assai meglio di creme e repellenti. A patto, certo, che siano leggeri e naturali.
La camicia di lino. con le maniche arrotolate, è un meraviglioso passe-partout, per lui e per lei, dalla spiaggia alla gita in bicicletta.
E' chic e funziona.


dice la Zia: non per vantarmi, ma per me l'estate è da sempre la stagione della camicia...ed ero sempre stata disapprovata! Ma ora, nessuno può più dirmi niente!!!

L'OROSCOPO DEGLI ALBERI:25 maggio-3 giugno-IL CILIEGIO

L'AMBIZIONE.
E' UNA PERSONA ECCEZIONALMENTE ATTRAENTE, VIVACE,
IMPULSIVO,ESIGENTE,
NON GLI IMPORTANO LE CRITICHE
AMBIZIOSA, INTELLIGENTE, PIENA  DI TALENTI
AMA GIOCARE COL DESTINO
PUO' ESSERE EGOISTA, MA MOLTO  AFFIDABILE
AMANTE FEDELE E PRUDENTE
A VOLTE IL CERVELLO CONTROLLA IL CUORE
MA PRENDE MOLTO SUL SERIO LE SUE RELAZIONI.


martedì 24 maggio 2011

ALFABETO SUL BON TON DA SPIAGGIA di Alberta Marzotto

CAPPELLO

Quando picchia il solleone, il copricapo diventa indispensabile. 
Senza lasciarsi prendere troppo la mano, però.
Le signore potranno optare per il panama, la paglietta, la cloche: 
niente cappelloni da diva, genere Anita Ekberg;
 niente turbanti e confezioni da pastorella.
Panama per i signori:
berrettini e bandane lasciamoli ai quindicenni.

ODETTE SWANN: LA CASA

Da quando la signora Swann aveva imparato, da un amico che venerava, il termine "paccottiglia" - che le aveva aperto orizzonti nuovi, in quanto designava precisamente gli oggetti che qualche anno prima le erano sembrati "chic" - tutti quegli oggetti avevano via via seguito nel loro ritiro il graticcio dorato che serviva da appoggio ai crisantemi, parecchie confettiere di Giroux e la carta da lettere con la corona (per non parlare dei luigi di cartapesta sparsi sui caminetti e che, già molto prima che lei conoscesse Swann, un uomo di gusto le aveva consigliato di sacrificare). Del resto, nel disordine artistico, nella confusione da atelier di quelle stanze dalle pareti ancora dipinte di colori scuri che le rendevano così diverse dai salotti candidi che la signora Swann ebbe un po' più tardi, l'Estremo oriente arretrava sempre più davanti all'invasione del Settecento; e i cuscini che la signora Swann, perchè avessi più "comfort", mi ammucchiava e sprimacciava dietro la schiena, erano disseminati di mazzolini stile Luigi XV, e non più, come una volta, di draghi cinesi. Nella stanza dove la si trovava più spesso e di cui diceva:"Sì, mi piace abbastanza, ci sto molto; non potrei vivere in mezzo a cose ostili e pacchiane; è qui che lavoro"(senza del resto precisare se lavorasse a un quadro, o forse a un libro, perchè il desiderio di scrivere cominciava a venire alle donne che volevano fare qualcosa, e non essere inutili), era circondata da oggetti di Saxe. Questo tipo di porcellana, di cui pronunciava il nome con un accento inglese, le piaceva tanto che di qualsiasi cosa diceva:"E' carino, somiglia a dei fiori di Saxe!"; temeva per loro, ancor più che in passato per le sue statuette e i suoi vasi cinesi, il tocco ignorante dei domestici, ai quali faceva espiare le ansie che le davano con scenate cui Swann, padrone di casa tanto garbato e dolce, assisteva senza esserne urtato.
Marcel Proust

lunedì 23 maggio 2011

ALFABETO SUL BON TON DA SPIAGGIA, a cura di Alberta Marzotto.

BARCA

E' il grande status symbol vacanziero.
Rappresenta la libertà assoluta che rinfranca ed elettrizza:un concentrato d'avventura.
Come tutte le icone socio-economiche, però, va affrontata con attenzione.
Occhio ai compagni di viaggio, in primo luogo, perchè nello spazio ristretto anche i legami più saldi vengono messi a dura prova.
Rispetto degli spazi comuni e un prontuario a uso di tutti sono essenziali.

Attenti ai Pirati!!

domenica 22 maggio 2011

ALFABETO SUL BON TON DA SPIAGGIA, a cura di Alberta Marzotto.

BIKINI

Immortalato da Ursula Andress in una mitica pellicola di 007, in una versione così castigata da far quasi sorridere, ormai è un classico. 
Va usato con estrema cautela,però.
Richiede un corpo giovane e tonico. In caso contrario, mette solo in evidenza lo sfacelo.
Se non si è a Rio, poi, è meglio evitare il micro. 
E questo vale per tutte.

sabato 21 maggio 2011

ALFABETO SUL BON TON DA SPIAGGIA, a cura di Alberta Marzotto.

ABBRONZATURA

I dermatologi suggeriscono attenzione e massima cautela. Coco Chanel, che la sdoganò in tempi non sospetti, la riteneva un segno di glamour salutista. A chi credere? A che cedere?
Farei così: bando ai pallori da zombi, deprimenti e malsani, ma anche attenzione alle scurezze incartapecorite da mocassino lasciato cuocere al sole.
L'abbronzatura che dona è una carezza delicata, una impercettibile sfumatura.

DICE LA ZIA: IO SAREI DA PALLORE MALSANO...MA CHI LO DICE CHE ESSERE PALLIDE SIA SEGNO DI POCA SALUTE?!
...E PER QUANTO RIGUARDA IL LIVELLO DI SFUMATURA DORATA... ...DOBBIAMO ANDARE IN SPIAGGIA CON IL CATALOGO PANTONE?

XVI LETTERA A FANNY BRAWNE

Mia diletta Fanny,
 dunque non ci rimane altro che pazientare. Per quanto violenza io faccia talvolta a me stesso alludendo a ciò che chiunque, tranne che a noi, apparirebbe una necessità, non credo che potrei sopportare l'avvicinarsi del pensiero di perderti. La scorsa notte ho dormito bene, ma non posso dire di migliorare molto rapidamente. Ti aspetterò domani, perchè è certamente meglio che ti veda di rado. Fammi avere la tua buona notte.
Tuo affezionato
J.K.


mercoledì 18 maggio 2011

LA DANZA DELLE FATE

QUANDO NEL CIELO LA LUNA APPARE
DIETRO IL MURETTO S'ODE CANTARE;
BIMBI E BAMBINI CON LIETO ARDIRE
VOGLION SUL MURO TUTTI SALIRE.

DIETRO IL MURETTO STANNO LE FATE
DI RAGGI E STELLE INGHIRLANDATE.
DANZANO LIEVI, LA GIOIA IN COR,
SEMBRA OGNI FATA UN VIVO FIOR!


lunedì 16 maggio 2011

...ritrovato in una vecchia valigia...

LE OTTO REGOLE CHE SI SUGGERISCONO AL CAPO
PER MORIRE PRESTO

  1. METTI SEMPRE IL TUO LAVORO AL PRIMO POSTO E LA TUA PERSONA AL SECONDO
  2. FAI IL POSSIBILE PER ANDARE IN UFFICIO ANCHE LA SERA DOPO CENA, NEL POMERIGGIO DEL SABATO E NEI GIORNI FESTIVI
  3. SE NON PUOI RESTARE IN UFFICIO FINO A TARDI PRENDI CON TE UNA BORSA PIENA DI LAVORO DA SBRIGARE A CASA
  4. NON CERCARE DI DISTENDERE LO SPIRITO DURANTE I PASTI, SE PUOI, FAI DI OGNI PAUSA UNA DISCUSSIONE
  5. NON CONCEDERTI ALCUN SVAGO: TUTTA ROBA CHE FA PERDERE TEMPO E DISTURBA LA CONCENTRAZIONE
  6. LO STESSO DICASI PER LE FERIE- MEGLIO RINUNCIARVI
  7. NON DIRE MAI DI NO A UN INVITO: ACCETTA INNANZITUTTO GLI INVITI A RIUNIONI E ASSEMBLEE
  8. NON MOLLARE MAI UN PO' DELLE TUE RESPONSABILITA' E CARICA TUTTO SULLE TUE SPALLE:INFATTI SEI UN UOMO INDISPENSABILE
SE SEGUIRAI QUESTE REGOLE, LA TUA AMMINISTRAZIONE FARA' BENE A GUARDARSI INTORNO PER CERCARE CHI POTRA' OCCUPARE PRESTO IL TUO POSTO.


ZIA PETRONILLA

DA UN PO' DI TEMPO IN CASA MIA
AD ABITARE E' VENUTA LA ZIA
E SI E' PORTATA, O MAMMA MIA,
GABBIE DI BESTIE D'OGNI QUALITA'!

ZIA PETRONILLA, DACCI UNA MANO;
LA TUA SCIMMIETTA STRIMPELLA IL PIANO;
OH CHE BACCANO, POVERO ME!
QUI SEMBRA L'ARCA DI BABBO NOE'!

E' BIFFO BAFFO UN BEL GATTONE
UN POCO BIANCO E UN POCO MARRONE;
S'AZZUFFA SEMPRE COL CAN BARBONE
VECCHIO E PELATO DA FAR PIETA'!

ZIA PETRONILLA, DACCI UNA MANO;
IL GATTO E IL CANE HAN GIA' ROTTO IL DIVANO;
OH CHE BACCANO, POVERO ME!
QUI SEMBRA L'ARCA DI BABBO NOE'!

IL PAPPAGALLO, MOLTO INDIGNATO,
SUL LAMPADARIO S'E' ALLORA POSATO:
QUELLO DI COLPO E' PRECIPITATO,
COCCI E FRANTUMI DI QUA E DI LA'.

ZIA PETRONILLA, DACCI UNA MANO;
IL PAPPAGALLO HA BECCATO IL SORIANO;
OH CHE BACCANO, POVERO ME!
QUI SEMBRA L'ARCA DI BABBO NOE'!

SOTTO IL LETTO, IN UNA CESTINA,
STANNO UN GALLO E UNA GALLINA;
OH, MA NON BASTA: POI DOMATTINA
VI NASCERANNO SEI BEI PULCIN!

ZIA PETRONILLA, DACCI UNA MANO;
IL TUO GALLETTO E' SUL CANTERANO;
OH CHE BACCANO, POVERO ME!
QUI SEMBRA L'ARCA DI BABBO NOE'!

POI NELLA GABBIA C'E' IL CANARINO,
E NELL'ARMADIO UN PORCELLINO,
IN UN BAULE UN PORCOSPINO:
QUESTO E' UN SERRAGLIO, SCAPPO DI LA'!

ZIA PETRONILLA, DACCI UNA MANO;
FA' I TUOI BAULI E VANNE LONTANO;
OH CHE BACCANO, POVERO ME!
QUI SEMBRA L'ARCA DI BABBO NOE'!


domenica 15 maggio 2011

L'OROSCOPO DEGLI ALBERI-15/24 MAGGIO-IL CASTAGNO

DI BELLEZZA INUSUALE
NON DESIDERA IMPRESSIONARE
CON UNO SVILUPPATO SENSO DELLA GIUSTIZIA
VIVACE
INTERESSANTE
DIPLOMATICO
SI IRRITA FACILMENTE
E' MOLTO SENSIBILE IN COMPAGNIA
A VOLTE PER MANCANZA DI SICUREZZA AGISCE CON SENSO DI SUPERIORITA'
SI SENTE INCOMPRESO
HA DIFFICOLTA' A TROVARE IL PATNER GIUSTO


sabato 14 maggio 2011

XV LETTERA A FANNY BRAWNE

Mia diletta fanciulla,
 come avrei potuto volerti dimenticare? Come avrei potuto dire una cosa simile? Lo sforzo massimo di cui la mia mente sia capace, fu il tentativo di dimenticarti per il tuo stesso bene, considerando la possibilità che io rimanessi in uno stato di salute precario. Lo avrei sopportato come sopporterei la morte se il destino fosse di quest'avviso: ma scegliendo di morire dovrei al tempo stesso scegliere di separarmi da te. Credi anche, Amor mio, che i nostri amici pensano e parlano per il meglio, e se il loro meglio non è il nostro meglio, non hanno colpa. Quando starò meglio ti parlerò a lungo di queste cose, se ne avremo occasione - ma ne dubito. Sono piuttosto nervoso oggi, forse perchè mi sono rimesso e lascio che la mia mente compia piccole escursioni al di là di porte e finestre. Lo ritengo un buon segno, ma, siccome non è cosa da incoraggiare, faresti meglio a rimandare la tua visita a domani. Non prenderti la pena di scrivermi molto :mandami semplicemente la buona notte.
 Ricordami a tua Madre e a Margaret.
Il tuo affezionato
J.K.

mercoledì 11 maggio 2011

la madeleine, di Giacomo Papi

Se Marcel Proust uscisse dalla tomba per aggiornare la Recherche, si metterebbe alla ricerca delle nuove madeleine, dei sapori e degli odori capaci di suscitare la memoria involontaria e resuscitare l'infanzia. Direbbe - credo - che rispetto ai tempi suoi il tempo perduto si è vissuto di meno, ma si è guardato e ascoltato di più e dedicherebbe un capitolo ai vecchi cartoni, telefilm e videoclip du YouTube. Suoni e immagini, però sono esterni al corpo e non fissano i ricordi come i suoni e gli odori, che ti penetrano in gola e nel naso. Se Proust domandasse in giro, come ho fatto io nel mio piccolo, nessuno gli parlerebbe mai di uova sbattute, pane burro e zucchero, torte della nonna e marmellate della zia. Ma raccoglierebbe questo inventario di puzze e profumi, leccornie e schifezze in cui è rimasta impigliata l'infanzia di chi è nato nella seconda metà del Novecento.
Gli parlerebbero della colla Coccoina che alle elementari tutti abbiamo sniffato e alcuni assaggiato. Gli darebbero risposte poetiche-"il profumo delle edicole" e "l'odore dei paesi al mattino"- per descrivere l'odore di carta e inchiostro e quello dei forni del pane. Gli intervistati parlerebbero anche dei fantasmatici effluvi dei rotoli delle macchine per scrivere e della carta carbone, o dell'aroma della naftalina e delle pellicce negli armadi. Gli narrerebbero le fragranze della cera e le sensazioni gemelle del rumore di lucidatrice e di pattine sotto i piedi. Ricorderebbero gli odori del pongo e del das, dei dopobarba dei nonni,dell'acetone per le unghie delle mamme e dell'olio solare al cocco sulle spiagge d'estate. Le femmine racconterebbero - come hanno fatto con me nel mio piccolo - di lucidalabbra profumati, i maschi dell'indimenticabile profumo del Super Tele Rigonfiabile. Parlerebbero dell'alcol denaturato e del mercurocromo. Risentirebbero nelle narici l'afrore rancido dei miliardi di sigarette Nazionali o Alfa di cui era impregnato ohni bar della galassia.
Anche Proust, come è capitato a me, ascolterebbe descrizioni (ma gli odori si possono veramente descrivere?) di saponi di marsiglia, shampi alla mela verde e bgnoschiuma improbabili - alla primavera in Scandinavia o al pino silvestre - con cui ci lavarono quando eravamo bambini. Borotalco sulla pelle dopo il bagno. Grasso delle catene di bici. Polvere di gesso nelle narici alla lavagna. E poi varcherebbe il confine tra gusto e odorato, tra il naso e la lingua, sapore dei francobolli che i grandi a volte ti facevano leccare, e ci si avventurerebbero nello sconfinato del dolce e del salato, tra caramelle Rossana e Ambrosoli al miele, di marca Sugus o Charms, ginevrine colorate e galatine quadrate, gli parlerebbero della manna e della Terra Cattù che si compravano in farmacia come Citrosodina, Idrolitina, Neo Borocillina e gli sciroppi per la tosse.
E giù nella gola, nelle giornate polverose e sudate di luglio, la 7 Up, l'orzata e il tamarindo, i ghiaccioli all'anice, tra i denti d'inverno le caldarroste, lo zucchero filato e il latte condensato, e a merenda i biscotti Hurrà Saiwa, i Buondì Motta e le Girelle soprattutto ("la morale è sempre quella") che ci sono ancora e che forse rimangono la vera madeleine di quest'epoca.


martedì 10 maggio 2011

LA PICCOLA NUVOLA DI PRIMAVERA (Ugo Betti)

Dopo l'acquata le nuvole, pronte,
pigliano il volo, scavalcano il mondo;
or con la gonna di velo sottile,
la più pigra s'impiglia al campanile.
-Lasciami, con codesta banderuola!
Mi strappi tutta! Son rimasta sola!-
Ma il campanaro senza discrezione
le risponde con il campanone!


Che sobbalzo, che sgomento!
Per fortuna c'era il vento
che con tutta galanteria
la piglia e se la porta via,
la porta a spasso lieve lieve
sul torrente, sulla pieve;
tutto il mondo le fa vedere,
tetti rossi, maggesi nere...


E che brillio di vetri e foglie!
Quanti bambini lungo il rio!
Quante vecchie sulle soglie!
Che festa, che chiacchierio!
Bimbi e rondini a strillare,
e bucati a salutare,
e ragazze alla finestra...
ed il poeta a stillarsi la testa!


O primavera, uccelletto fuggitivo,
tu canti, io scrivo.



sabato 7 maggio 2011

XIV LETTERA A FANNY BRAWNE

Mia diletta Fanciulla,
 a quanto sembra dovrò stare separato da te il più possibile. Come potrò sopportarlo e se ciò non sarà peggio di una tua saltuaria presenza-non so dire. Devo essere paziente, e tu devi pensarci il meno possibile. Non lasciare che ti trattenga oltre dall'andare in città- può non esserci fine a questa tua prigionia. Forse faresti meglio a non venire prima di domani sera: mandami però senza fallo la buona notte.
 Conosci la nostra situazione- quali speranze ci siano, se anche dovessi rimettermi presto- la mia salute stessa non mi permetterà di compiere grandi sforzi. Mi hanno persino raccomandato di non leggere poesie e tanto meno di scriverne. Vorrei avere solo un po' di speranza. Non posso dirti di dimenticarmi, ma vorrei spiegare che al mondo vi sono cose impossibili. Niente di più. Non sono abbastanza forte per potermi staccare- non fare a caso a ciò nella tua buona notte.
 Sia quel che sia io sarò sempre, mio diletto Amore,
Il tuo affezionato
J.K.


venerdì 6 maggio 2011

UNA DOLCE POESIA DI MARINO MORETTI...

MATERNITA'

Codesta bambola dorme
ogni qual volta si adagia
sovra la rosea bambagia
un dolce sonno uniforme:

dorme e non sa respirare
la bionda piccola figlia
e tiene chiuse le ciglia
sugli occhi color del mare,

e l'ingegnosa fanciulla,
senza il più lieve sussurro
le cuce un abito azzurro
presso la piccola culla.



giovedì 5 maggio 2011

LA ROSA..di Giambattista Marino

Rosa, riso d'amor, del ciel fattura,
rosa dal sangue mio fatta vermiglia,
pregio del mondo e fregio di natura
de la Terra e del Sol vergine figlia,
d'ogni ninfa e pastor delizia e cura,
onor de l'odorifera famiglia,
tu tien d'ogni beltà le palme prime,
sopra il volgo de' fior, donna sublime.


Non superbisca ambizioso il sole
di trionfar fra le minori stelle,
che ancor tu fra i ligustri e le viole
scopri le pompe tue superbe e belle.
Tu sei con le tue bellezze uniche e sole
splendor di queste piagge, egli di quelle.
Egli nel cerchio suo,tu nel tuo stelo,
tu sole in terra, ed egli rosa in cielo!!!



martedì 3 maggio 2011

PICCOLI VERSI...di Aldo Gabrielli

INVIDIA

L'invidia!che triste cosa,
che orribile sentimento!
Pazienza i grandi: hanno pena a iosa,
hanno dolori, hanno scontento...
Ma un bimbetto che ha?
Più che raggi di sole,
più che raggi di stelle,
più che dolci parole
d'amore, tutte belle,
un bimbetto non ha.
E allora, non vi crucciate
se Lena ha il vestito più bello,
e un grazioso cappello,
e le scarpette nuove.
Tutto questo che fa?
Son cose che invecchieranno
presto, diventeranno
polverose, cenciose,
e dovranno buttarsi là.
Ma la vostra ricchezza,
bimbi di tutte le età,
non è nelle scarpe nuove.
E' nella vostra giovinezza,
per cui il prato fiorisce,
e il cielo in tondo si muove,
e le nuvole son corolle gentili
sullo stelo dei campanili;
e la capretta saltella
come una pazzerella,
a gara coi grillini
che amano nella sera
intonare la cantilena
dei loro cento campanellini;
e corrono ruscelli e fiumi
a diffondere la loro freschezza,
a regalare i sassolini
e la sabbia per i vostri castelli
grandi, grandi come i sogni belli
che fate alla vostra età...
E' questa, bimbi, la vera ricchezza,
la vera felicità.


domenica 1 maggio 2011

L'OROSCOPO DEGLI ALBERI:1-14 MAGGIO,IL PIOPPO

L'INCERTEZZA
è una persona con un alto senso dell'estetica
non molto sicura di se stessa
coraggiosa solo se necessario
è molto selettiva
a volte solitaria
molto entusiasta
di natura artistica
buona organizzatrice
cerca di imparare attraverso la filosofia
fidato in qualunque situazione
assume molto seriamente le relazioni.